Johann Heinrich Füssli - Il pittore ufficiale del diavolo

18.09.2024

Johann Heinrich Füssli (nato il 7 febbraio 1741 a Zurigo; morto 16 aprile 1825 in un paese vicino a Londra) era un pittore e giornalista svizzero, decise poi di abbandonare il giornalismo per seguire l'arte.

Divenne molto famoso in Inghilterra con il nome di Henry Fuseli.


Fortunatamente l'agonia della sua morte non è durata molto perché: Domenica 10 aprile 1825 Füssli dovette annullare l'appuntamento per la serata con il signor Samuel Rogers a Londra, per un malore credo dato che il giorno dopo, ovvero Lunedì, si mise in contatto con i suoi medici ma non riuscirono a dare un nome alla sua malattia (onestamente non so quale malattia potrebbe essere; all'epoca le malattie più gravi erano la peste, la malaria e il vaiolo).

Mercoledì parlò con il signor John Knowles, che divenne anche il suo esecutore testamentario, e morì Giovedì (il giorno successivo).


La sua sepoltura fu il 25 di quel mese, in una cripta della Cattedrale di St.Paul a Londra.


IL PITTORE UFFICIALE DEL DIAVOLO

Füssli veniva definito il pittore ufficiale del diavolo, perché nella sua arte si rivolge spesso al mondo dei sogni e delle visioni, spesso dell'orrore, si ispira alle storie di fantasmi inglesi.

Nei suoi quadri il mondo "dei vivi" perde il suo fascino rispetto al mondo del soggetto (come il dipinto "L'incubo").

Füssli ha creato nove dipinti per la Shakespeare Gallery di Boydell e un ciclo di 47 dipinti per Il paradiso perduto di John Milton. Si possono contare una sessantina di opere in totale.


Ammetto che la scelta non è stata facile, tra tutte le sue fantastiche opere, sono arrivata a tre, ma tra queste tre c'è un vincitore ovvero:

The Night-Hag Visiting Lapland Witches

(Anticipo già che le informazioni che troverete scritte di seguito sono tutte una mia interpretazione dell'opera data la scarsità delle informazioni reperite).


Iniziamo subito dicendo che quest'opera potrebbe essere un olio su tela [l'olio su tela è una tecnica pittorica nella quale le polveri dei vari colori vengono sciolte in oli vegetali (solitamente di lino, papavero o noce) la pasta ottenuta viene poi diluita con essenza o di lavanda o di pino. I colori ad olio hanno una durata maggiore e permettono al pittore una maggiore precisione dato che, in caso di errori, si può asportare una quantità di colore con una piccola spatola, pulire la zona con un panno e ridipingerci sopra].


L'opera per me tratta due temi completamente differenti.

1. Il primo tema è quello del sacrificio. La donna, la strega, dipinta nel quadro sta tenendo fermo il bambino su una lastra di marmo che offrirà in sacrificio al cielo (che tra l'altro sta guardando).

Di fianco al bambino si può notare una mano che sbuca con una lama, da usare per il sacrificio. La nudità del bambino potrebbe indicare la purezza di questo sacrificio: un bambino puro, senza peccati e senza richieste.

2. Il secondo tema è quello della protezione. La strega potrebbe essere la madre del bimbo, e sta cercando di proteggerlo dall'ignoranza delle persone che credendola una strega la attaccano con l'intenzione di ucciderla (questo spiegherebbe anche le persone dietro che urlano contro la donna, quasi come se la stessero caricando).

In questa visione la donna starebbe guardando il cielo per chiedere aiuto ad una forza superiore a lei che è a capo del mondo da quando esso è nato: Dio (questa cosa potrebbe essere associata anche al senso del neonato, la strega chiede al padre di proteggere il figlio; quindi chiede a Dio di proteggere il mondo dalla furia dell'uomo).

La mano con la lama in questa visione potrebbe rappresentare il tradimento. L'uomo, l'altra creazione di Dio, oppure l'altro suo figlio, tenta di uccidere il fratello mentre la madre urla aiuto al padre.


Entrambi i punti di vista hanno un senso, i colori dell'opera riprendono lo schema di Füssli: usa colori neutri come il nero e il bianco, ma anche colori che possono ricreare un senso di agonia nell'osservatore come l'ocra e il grigio.

In più, con un gioco di luci e ombre a dir poco unico, rende l'idea dell'angoscia nella donna; in entrambe le possibili visioni la donna soffre che stia cercando di sacrificare o salvare il bambino.

In quanto pittore ufficiale del diavolo, si potrebbe tranquillamente prendere il primo tema come per buono, ma secondo me Füssli era più di un "intermediario del diavolo"; in tutte le sue opere si nota una richiesta di aiuto, lui NON VUOLE essere l'intermediario del diavolo, aveva solo una visione diversa della morte e di cosa c'è dopo, ma con il tempo gli è stato dato questo appellativo e lui lo ha accettato, proprio come ha accettato la morte.


Grazie e spero che anche questo punto di vista vi sia piaciuto.